Di e con Filippo Timi
Un cuore di vetro in inverno, scritto nel personalissimo e inconfondibile stile che contraddistingue il lavoro di Filippo Timi, è uno spettacolo fortemente poetico, che racconta la storia di un cavaliere perugino costretto a lasciare il proprio amore ad attenderlo mentre è in battaglia.
Siamo nel ‘600, anno più anno meno e, come in un romanzo cortese, un cavaliere errante va a combattere contro il drago delle sue paure. Uno scudiero e un menestrello, una prostituta e l’angelo custode costituiscono la piccola corte che il cavaliere porta con sé e che fa da contorno alla figura del cavaliere in un carosello tragicomico.
Lo spettacolo semplice e giullaresco, raccontato per stazioni come in una sorta di via crucis o sacra rappresentazione, è anche in parte un omaggio a un certo cinema di Pasolini e alle sue atmosfere.
“Di una cosa oggi sono certo, che le paure ti corazzano ma insieme sbarrano la strada. Però so che è fondamentale affrontare il drago inesistente per tornare vittorioso all’amore sinceramente.”